Scrittura come esplorazione

 “Diceva un foglio bianco come la neve: ‘sono stato creato puro, e voglio rimanere così per sempre. Preferirei essere bruciato e finire in cenere che essere preda delle tenebre e venir toccato da ciò che è impuro’. Una boccetta di inchiostro sentì ciò che il foglio diceva, e rise nel suo cuore scuro, ma non osò mai avvicinarsi. Sentirono le matite multicolori, ma anch’esse non gli si accostarono mai. E il foglio bianco come la neve rimase puro e casto per sempre – puro e casto – ma vuoto.”

- Khalil Gibran

Cerco di ritagliarmi un piccolo spazio per la Scrittura almeno quattro volte a settimana.

Scrivo invece giornalmente quando vivo un periodo particolarmente stressante oppure se ho da realizzare un progetto complesso che mette a dura prova pazienza e fiducia.

Perché veder scorrere i pensieri nero su bianco è quasi come lasciar fluire preoccupazioni, resistenze e consapevolezze. E proprio per questo, scrivere può anche rivelarsi, talvolta, un’esperienza difficile, frustrante.

Prima di iniziare a riempire il foglio mi pongo allora una domanda: “quale modalità posso utilizzare per rendere questa piccola esperienza di scrittura un viaggio confortevole e divertente?  

Se ti piace scrivere, se fai journaling o se vuoi sperimentare questa forma espressiva di liberazione creativa, e magari vuoi iniziare proprio adesso, ti lascio qui 3 suggerimenti:

• ignora qualsiasi errore che sia di grammatica, di ortografia e di punteggiatura – lascia fluire i pensieri!
• perdi pure il controllo e scrivi tutto quello che ti viene in mente – sospendi il giudizio.
• se scrivendo emergono emozioni forti, anche nuove, tuffatici dentro, conoscile, raccontale, definiscile – quello è un luogo magico, profondo e sacro.

La scrittura dunque può essere un mezzo potente di Espressione ed uno strumento di Consapevolezza che non bisogna temere.

Ti lascio una frase di Natalie Goldberg che ci ricorda proprio questo: “quando si entra in contatto con i nostri primi pensieri e da questi si comincia a scrivere, bisogna essere grandi guerrieri. Soprattutto all’inizio, può darsi che si provino emozioni e pensieri capaci di travolgerci: ma non dobbiamo smettere di scrivere. Dobbiamo continuare a usare la penna per registrare i dettagli della nostra esistenza e penetrarli fino in fondo.”

Buona scrittura, alla prossima!